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ASPETTANDO… "MISERIA E NOBILTA"

Dopo un durevole, laborioso ed arduo impegno, la Compagnia del Teatro "Isola di Pantelleria" saluterà l'anno vecchio, per avviarsi al nuovo, portando con sé gli stimoli ricavati dall’esperienza di allestimento di un’opera teatrale del tutto singolare nel panorama scenico di Pantelleria: "Miseria e Nobiltà", commedia di Eduardo Scarpetta fra le più apprezzate nell’ambiente spettacolare odierno.

La rappresentazione, che avrà luogo presso il Cineteatro di Scauri nelle serate del 29 e 30 dicembre2011, e del 2 e 3 gennaio 2012, a partire dalle ore 21,30, ha regalato, nel corso degli incontri settimanali susseguitisi nei mesi precedenti, la consapevolezza di un concetto del teatro mai fine a se stesso, ma in grado di coinvolgere profondamente l’intero gruppo che, per necessità d'opera, s’è visto ampliare gradualmente lasciando spazio ad espressioni del tutto nuove nel mondo dell’interpretazione: Giuseppe Gabriele (da tutti conosciuto sull’isola come "L'anziano"), Salvino Maggiore, Carmine Acierno, Jerri Adamo, Andrea Lo Pinto, il piccolo Fabrizio Siragusa, Gianfranco Marino e i giovanissimi Nicola Cirone e Giulia Giacalone.



Una grande sfida con dei risultati soddisfacenti da condividere col pubblico isolano e non, riuscire ad aggregare giovani e meno giovani (trascurando impegni d’altro genere nonché gli affetti familiari per il costante impegno richiesto) con lo sguardo rivolto verso il concretizzarsi di una fatica artistica onerosa e a tratti "stancante", non solo circoscritta entro i confini della mera interpretazione, ma coinvolgente la diversificazione organizzativa, del montaggio scenografico e dei costumi richiesti dall’opera stessa, alla quale si è cercati di aderire il più fedelmente possibile.

La rappresentazione, nelle sue svariate ed eclettiche sfaccettature, è rivolta sia a distinte personalità, sia a differenti ambienti socio-culturali-economici, al fine di mettere in luce un teatro simbolico potenzialmente educativo che riesce ad addentrarsi nei processi sociali ricorrendo alla fonte del nostro vivere quotidiano, attraverso una rielaborazione storica e sociale in grado di attivare una fluida comprensione comunicativa. E nella finzione corporea e sentimentale dei personaggi della nostra commedia, ci impegneremo a perseguire l'obiettivo dell’autenticità, offrendolo volentieri all’utile costruzione dell'intera comunità. Senza presunzione alcuna dinanzi alle origines di una commedia che non ha eguali, ci teniamo uniti affinché giunga il nostro messaggio di sana ed efficace interazione.

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