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AMORE PER L’ISOLA: CORRISPONDENZA DI OPEROSI SENSI

Qualche giorno fa, la classe II° B del Liceo delle Scienze Umane dell’I.S.O.I.S. "V. Almanza" di Pantelleria ha manifestato un alto senso civico che, nel proprio piccolo, potrebbe e dovrebbe scuotere le coscienze di chi invece abusa del proprio territorio sporcandolo, incendiandolo e devastandolo. La giornata è soleggiata. Con un bus, ci dirigiamo verso la contrada di Rekale, dove inizia la nostra passeggiata verso "Dietro Isola", uno dei tanti itinerari proposti dall’Agenzia Gira l’Isola e inserito in un progetto scolastico promosso dalla prof.ssa Annalisa Raffaele e dal Preside Franco Pavia, mirato alla scoperta e all’apprendimento dell’archeologia, della geologia, della flora e della fauna isolana. Ai ragazzi il trekking risulta essere liberatorio, ma l’apoteosi si ottiene giungendo a Balata dei Turchi. Lo stupore è generale, nell’ammirare le sue stupefacenti scogliere misto lava e pomice, tra giallorosso di minerali con venature di pura ossidiana nera come la pece.

L'entusiasmo è scaturito da un effetto sorpresa lontanamente immaginabile: molti ragazzi, infatti, mettono piede laggiù per la prima volta. Non a caso, raggiungere quel luogo scoraggia anche i più audaci; la strada “non-strada” pecca sulla minima manutenzione, ché con le piogge è ben presto trasformata in solchi deformi rendendola impraticabile persino ai fuoristrada. Giunti in quel lembo di terra non ancora graffiato dalla presunzione umana, si rimane esterrefatti dalla bellezza di quel paradiso, ma, nello stesso tempo, inorriditi da una rovinosa incuria che, incredibile, non conosce limiti. In basso alla superba scogliera che si affaccia al mare in tutta la sua fierezza, abbracciata tra le rocce, una deliziosa e solitaria spiaggia di ciottoli, sulla quale, disseminati ovunque, pezzi di legno, bottiglie di plastica, indumenti abbandonati da profughi africani e persino un cadaverico PC! Su proposta di noi accompagnatori, i ragazzi hanno prontamente accolto l’urgenza del messaggio ecologico e, munendosi di una dozzina di borse, in poco meno di un'ora, hanno riconsegnato dignità al luogo, senza tuttavia riuscire a ripulirlo del tutto, considerato il breve tempo a nostra disposizione.

Caricati i sacchi in salita fino alla perimetrale, li si è posti sui pullman che ci attendevano all’ora stabilita. Quest’esperienza, piccola ma grande nell’input e nell’esempio che si sono voluti trasmettere ai ragazzi, ci ha riconsegnato un feedback di grande partecipazione, mettendo in rilievo l’acquisizione di quel doveroso senso civico che mai deve venir meno in ciascuno di noi. Ben vengano iniziative fiduciose senza fini di speculazione, come quelle “trascinate” dall’instancabile signor Alberto Zaccagni, sempre in prima fila quando si tratta di riparare il territorio isolano dagli irrispettosi e desolanti scenari di sterminio; o della prof.ssa Vicinelli che, nella sua individuale e silenziosa azione di rispetto nei confronti della nostra terra, mette in pratica l’amore profondo verso la natura, consapevole che tutto ciò che ci circonda interagisca con la nostra esistenza: dare dignità al nostro piccolo lembo di terra, vuol dire, nello stesso tempo, ricondurre dignità a noi stessi, e tutti ne dovremmo avere assoluta cognizione.


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