Lettera aperta di una lettrice
In seguito alla pubblicazione dellarticolo riguardante la promozione de Il dammuso del Nibbio nelle varie città italiane, con richiesta mia e di Stefano - di un valido sostegno organizzativo e morale, mi sorprendo e gioisco allarrivo di una mail da parte della signora Sandra Scarpa Ferrari, che molti conosceranno anche solo attraverso i suoi interventi sul nostro giornale locale. Dopo aver chiesto autorizzazione alla stessa per rendere note le sue considerazioni a riguardo.
Al di là del comprensibile compiacimento personale, mi preme divulgare quanto ricevuto per poter trasmettere a tutti lincondizionato amore per lisola da parte della signora Sandra, nonché la sua spiccata attenzione al processo culturale in essa presente.
E, come a voler risfogliare le pagine del nostro romanzo, mi conformo ancora una volta ad una comunicazione epistolare, con lutilizzo però del nostro velocissimo sistema informativo:
Buongiorno. Da amante di Pantelleria quale sono, ho letto con molto piacere Il dammuso del Nibbio, e voglio esprimere i miei complimenti agli autori.
Leggendo le ore trepidanti di Paola prima della partenza per Pantelleria, mi sono perfettamente riconosciuta: lentusiasmo per raggiungere lisola e la gioia nel vedere i lavori per il restauro del nostro dammusino non mi facevano riposare; e pure oggi e sono passati ormai più di sedici anni aspetto con ansia ed eccitazione il giorno della partenza per Pantelleria.
Pantelleria, se ci si innamora, è una sorta di calamita che non si può domare. La storia di questo amore impossibile è proprio storia di unepoca, di un mondo isolano ristretto, ma ricco di sentimenti forti e totali; amore, odio, rivalità sono solo grandi amori, grandi odi, grandi rivalità. E sono perfettamente daccordo con gli autori quando scrivono che Pantelleria nasconde tante storie, tanti segreti, e sarebbe bello poterli scoprire.
Purtroppo non sono in grado di spingere una presentazione del libro nella città dove abito, Torino, ma mi permetto di lanciare unidea per la prossima estate: fare una presentazione del libro con lettura di alcuni brani magari nello splendido scenario dei Sesi e con la lettura di Luca Zingaretti e Luisa Ranieri, con una parte degli introiti da devolvere alla ricerca-scavi sullisola. Zingaretti, come saprete, già due estati fa, tenne una splendida serata, con grande affluenza di pubblico, che ancora oggi viene ricordata.
Auguro comunque successo a Il dammuso del Nibbio e, ancora congratulandomi, porgo distinti saluti.
Sandra Scarpa Ferrari
Grande emozione nel leggerla, e poi, quasi subito, la mia risposta:
Gentile Sandra,
ricevere la sua lettera di riscontro positivo nei confronti del romanzo è, per noi, testimonianza tangibile di essere riusciti a trasmettere, attraverso le sue pagine, emozioni profonde che accarezzano il cuore del lettore, e soprattutto di chi, come lei, ha saputo riconoscersi in uno dei personaggi in esso presenti.
La sua compartecipazione emotiva mi ha molto commossa; e sarebbe davvero grandioso, considerato che si tratta di unopera sentita e vissuta fino in fondo (io stessa ho attraversato momenti indistinti di parziale o estrema identificazione ora nelluno, ora nellaltro personaggio), far germogliare la sua bellissima idea di presentare il libro in seno allo scenario dei Sesi, simbolo della genesi storico-artistico-culturale della nostra splendida terra, con il coinvolgimento di personalità forti e competenti come Luca Zingaretti e Luisa Ranieri, senza trascurare la straordinaria intenzione di destinare una parte degli introiti alla ricerca-scavi su Pantelleria.
Sarei pertanto felice di poter dar vita ad un contatto proficuo, ai fini di una valorizzazione sempre più intensa di questa dimora geografica intrisa di forza ed energia incommensurabili, spesso però negligentemente trascurata e riposta intenzionalmente allombra da parte di quanti agiscono per il solo tornaconto economico.
Ne Il dammuso del Nibbio, persone coscienti come lei riescono a cogliere lanima di Pantelleria; ed io e Stefano non possiamo che essere fiduciosi nel progresso dellumanità, sostenuti da iniziative lodevoli quali la sua.
Spero di poter quanto prima interagire con la sua percepibile sensibilità, per poter regalare allisola un piccolo ma significativo respiro di sovrana spontaneità, in un momento in cui problematiche importanti sembrano volerla sommergere negli abissi; ma Pantelleria esiste, e desidera tenacemente far pervenire il suo spazio vitale in ogni dove.
Ringraziandola ancora una volta, la saluto caramente.
Franca Zona
E per finire, riprendendo la superba maestria di Isabel Allende:
Nessuno scrittore sa per chi scrive. Ogni libro è come un messaggio in una bottiglia, affidato al mare con la speranza che raggiunga laltra costa.
Felici di aver dato vita ad un flusso emotivo di grande portata, io e Stefano, esplorando gli anfratti della memoria, riscattando storie e personaggi dimenticati abbiamo costruito un luogo che chiamiamo la nostra patria.
Grazie, per avermi riservato questo lungo momento di attenzione, che spero possa sviluppare presto altrettanti momenti di introspezione e di evoluzione culturale.
Franca Zona